Giulio de Martin

Giulio De Martin inizia a studiare pianoforte jazz all’età di 17 anni presso la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia, per poi proseguire gli studi con Riccardo Ballerini e frequentare i corsi di armonia jazz tenuti da Tony Armetta. Successivamente si appassiona alla fisarmonica, che studia con Cristiano Lui, affrontando diversi generi come musica tradizionale italiana, valzer musette, musica barocca e, in particolare, tango argentino.

Le esperienze di studio trovano applicazione nelle numerose formazioni con cui ha collaborato nel tempo. Partecipa allo spettacolo sulla storia del tango “Cameriere c’è un tango nel mio bicchiere”, un percorso che attraversa le origini del genere fino al tango nuevo di Piazzolla e alle sperimentazioni contemporanee di Contact Tango, arricchite da contaminazioni jazz.

Ha fondato formazioni di tango originali per il genere, come iTangomaneso e il duo con Sebastiano Forti al clarinetto, con le quali si è esibito nelle milonghe e nei locali della capitale. L’incontro tra musica popolare e sonorità jazz si concretizza con i Circolabili, formazione con cui si è esibito in teatri, piazze, locali e all’Auditorium Parco della Musica, incidendo anche il CD “10 anni dei Circolabili” per l’etichetta Helikonia.

I progetti più recenti lo vedono impegnato nel tango tradizionale con il quartetto Vieja Guardia, accanto a Valerio Prigiotti alla tromba e Silvia Hernandez Huerta alla voce. Parallelamente fa parte della Testaccio Klezmer Orchestra diretta da Gabriele Coen e, sul versante jazz, del P.J. Ensemble con Steve Mariani (contrabbasso) e Stefano Cupellini (batteria), con cui reinterpreta in chiave jazz la canzone italiana, il soul, la musica brasiliana e brani di autori come Pat Metheny e Charlie Haden.

È inoltre socio fondatore, insieme a Paolo Cintio e Giulia Pirandello, dell’associazione Insiemi Sensibili, attiva nella didattica e nella promozione della musica.