TENOR MADNESS | ![]() |

when will the blues live
TENOR MADNESS.
Gruppo creato nel 2024, riunisce due
sassofonisti stellari con una ritmica affiatatissima che suona insieme da
decenni. Il titolo si rifa’ alla famosa composizione di Sonny Rollins e
presenta la rara combinazione di due sassofoni tenori arrangiati magistralmente
da Mario Raja. L’esordio al Pentalfa ha ricevuto un caloroso plauso, cosi’ che
Tenor Madness torna quest’anno con un nuovo repertorio dedicato a composizioni
originali di alcuni colossi del jazz moderno. Ascolterete brani raramente
eseguiti di Charlie Mingus, Ornette Coleman, Wayne Shorter, Miles Davis, Jerry
Bergonzi, Jim Rotondi e Birelli Lagrene in nuovi arrangiamenti.
Inoltre Mauro Andreoni presentera’ “Autumn Again” un 3/4 (jazz waltz) da lui composto per questa occasione.
Mario Raja. Sassofonista,
arrangiatore e compositore fra i più noti e attivi in Italia, ha esordito
professionalmente a Roma nel 1977. È stato primo sax tenore dell’orchestra
della RAI di Roma e direttore dell'Orchestra Nazionale di Jazz dal ‘96 al ‘98. Dal
1988 dirige la propria orchestra Mario Raja Big Bang, vera e propria “all star”
del jazz italiano che ha visto alternarsi i musicisti italiani piu’ famosi. Dal
2007 dirige l’Orchestra Napoletana di Jazz, con cui lavora a una rilettura
molto personale della musica napoletana di ieri e di oggi, avendo collaborato
con musicisti come Archie Shepp, Arto Linsday, Joe Lovano, Randy Weston,
Richard Galliano, James Senese, Enzo Avitabile. Dal 2013 dirige la Barga Jazz
Big Band, orchestra del concorso internazionale di arrangiamento, con ospiti
come Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Maurizio Giammarco, Franco D’Andrea, Jeremy
Pelt, Dave Douglas, John Surman, Hamilton De Holanda, Chris Cheek. Collabora
regolarmente con l’orchestra Jazz della Sardegna, con cui ha fatto un tour nel
nord della Cina nel 2001. In coproduzione col Conservatorio di Perugia ha
preparato e diretto negli ultimi anni vari progetti per Umbria Jazz Festival,
fra cui “Lipsia Ragtime”, una suite di elaborazioni jazzistiche della musica di
J. S. Bach, per orchestra d’archi, legni, big band e solisti. Dal 2017 è
direttore e arrangiatore della OGJ, Orchestra Giovanile di Jazz nata con un
Progetto della Scuola di Musica di Testaccio. Con questa orchestra ha un
repertorio di oltre 100 pezzi e ha effettuato 80 concerti. Suona regolarmente
col quartetto di sax ArundoDonax, col Mario Raja Quartetto, con Agus
Collective. E’ stato molto attivo come musicista di studio dagli anni ’80,
lavorando con musicisti di ogni tipo, da Pippo Barzizza a Stevie Wonder, da
Jerry Lewis a Freak Antoni, da Giuseppe Sinopoli a Luciano Berio.
Ha registrato più di dieci dischi a
suo nome e molti come sideman.
Marco Conti. Inizia
a suonare il sassofono a 16 anni, poco dopo si perfeziona al conservatorio
Licinio Refice di Frosinone con il rinomato Maestro Baldo Maestri che lo avvia
anche allo studio del clarinetto e flauto.
Nella metà degli anni ’70 i primi
concerti jazz e lavori professionali come registrazioni, teatro e
televisione.Negli anni ’80 comincia a suonare con numerose jazz big band come
la Federico II di Svevia, Alberto Corvini big band, Trombe rosse di Massimo
Nunzi, negli anni ‘ 90 con Eliseo big band diretta da Tommaso Vittorini, la
Roma jazz ensemble con Pietro Jodice e Mario Corvini poi diventata PMJO dal
2004 al 2014, orchestra residente del Parco della Musica con cui partecipa a
più di cento produzioni. I festival e concerti in cui si esibisce sono
tantissimi, questi i più importanti: Umbria jazz 1988-06-07, Ravenna Jazz Fest
1989, Roma Jazz Fest 1992-98, Pisa New Wave 1989, Eddie Lang Jazz Fest 1999-01,
Villa Celimontana 1996-99-02-03-04, Pescara Jazz 2000, Prato 2000 e 2007,
Bergamo Jazz 2005, Berchidda 2007, Roccella Jonica 2007, Barcellona Jazz Fest.
2007, Buenos Aires 2007, North Sea Jazz Fest 2008, Nantes Jazz Fest. 2008,
Guadalajara 2009, Berlino philarmonica 2009, Ankara Jazz Fest 2010, Ravenna
Jazz 2014, Verona 2015.
E questi i musicisti più importanti
con cui si trova a suonare in combo o in formazione orchestrale: Gary Bartz,
Horacio “el negro” Hernandes, Maria Schneider, Kenny Wheeler, Mick Stern,
Martial Solal, Bill Hollman, Uri Cane, Bob Brookmeyer, Dee Dee Bridgewater,
Dave Douglas, George Garzone, Paolo Fresu, Dick Oats.
La sua produzione discografica come
leader e sideman e’ notevole, cosi’ come le produzioni teatrali cui partecipa.
Mauro
Andreoni. Pianista, tastierista, compositore,
arrangiatore e musicista versatile, la sua carriera professionale prende il via
nel 1980, anno in cui ha iniziato a lavorare con diverse compagnie teatrali in
tour in Italia, Europa e in Canada partecipando al Festival d’été su invito
dell’allora esordiente Cirque du Soleil.
Si è dedicato sin dall’esordio allo studio del jazz
diplomandosi poi in pianoforte classico al Conservatorio di Campobasso. Negli
anni ha collaborato con diversi artisti internazionali come sideman, band
leader o ricercato accompagnatore di cantanti tra cui Joy Garrison, Penny
Brown, Crystal White e Mario Biondi.
Fra i dischi prodotti a suo nome va ricordato “Bon voyage”,
un CD di musica per ensamble allargato contenente proprie composizioni e
arrangiamenti registrato con 28 musicisti tra i quali il compianto Massimo
Urbani. Con i Grandmothers, la storica rock band fondata da alcuni membri dei
leggendari Mothers of Invention di Frank Zappa ha girato in tour in Europa
registrando un CD dal vivo all’Astoria di Londra e partecipando a due edizioni
del festival Zappanale.
Attualmente con musicisti danesi e italiani fa parte del
Danish Italian Connection, sestetto hard bop dedicato alla memoria del
batterista Ole Jorgensen con cui si e’ esibito al North Sea Jazz Festival in
Copenhagen.
Stefano
Priori. Contrabbassista autodidatta, se si
escludono le sporadiche lezioni a Londra dagli amici Ron Mathewson (bassista di
Ronnie Scott) e Jeff Clyne (del gruppo Nucleus) quando gia’ suonava da diversi
anni. Primo concerto alla YMCA di Roma nel 1964, con Roberto Laneri, Antenore
Tecardi e Franco Pecori. Seguono esibizioni al Folk Studio di Via Garibaldi con
Puccio Sboto, Marco Saratti, Peter del Monte, Guido Artizzu (in trio con il
compagno di scuola Bruno Biriaco alle primissime esperienze jazz), e un anno
col trio jazz di Bill Conti (compositore di “Rocky”) e Massimo Rocci allo
Scarabocchio. Comincia a lavorare in IBM, mai tralasciando la sua passione
musicale. Negli anni ’70 suona con Romano Liberatore, Mario Schiano, Giancarlo
Schiaffini, Marcello Rosa, Pepito Pignatelli, Nino de Rose, Archie Savage, Martin
Joseph, Olivier Berney, Ole Jorgensen, Romano Mussolini, Tony Scott e gli
allora esordienti Maurizio Giammarco, Stefano Lestini, Danilo Rea, Roberto
Gatto. Nel ’78 “emigra” a Londra dove sara’ di base fino al 2005. La sua
carriera cinematografica (ha lasciato l’IBM nel ’75) prende il volo e lo
portera’ a viaggiare e soggiornare in ben 26 paesi su 5 continenti, sempre
trovando il modo di suonare con musicisti locali (con i quali spesso l’unica
comunicazione possibile e’ il repertorio jazz che si condivide), a volte
entrando in gruppi regolari come in Costa Rica o a Dublino. Dopo il
“pensionamento” continua l’attivita’ musicale in modo piu’ regolare con
concerti a Roma e a Bucarest documentati sul suo canale YouTube @canejazz.
Roberto
Liberatore. Figlio d’arte di Romano,
sassofonista e flautista, ispiratore delle carriere musicali di molti dei
jazzisti italiani ora divenuti famosi. Tutti passavano in quella saletta
insonorizzata a casa di Romano, ogni domenica, religiosamente alle 1730, e
attingevano alla vasta conoscenza musicale di Romano. Roberto ascolta i suoi
drummer preferiti sui dischi, prende alcune lezioni da Marvin “Boogaloo” Smith
e, appena possibile, comincia ad unirsi a quelle session ed ha la fortuna di
suonare con musicisti di grande valore quali Ascolese, Biseo, Cancellieri,
Ferrarin, Fioravanti, Foccia’, Gatto, Moriconi, Puglisi, Rea, Scoppa.
La sua carriera di ingegnere
aeronautico gli lascia tuttora “spazio” per dedicarsi alla sua passione per il
jazz, esibendosi in concerti documentati sul canale YouTube del suo fraterno
amico Stefano Priori col quale suona da quando era “piccolo”.
Date 22-02-2025