Sabato 7 un concerto particolare: avremo , in esclusiva su Roma, due musicisti che hanno suonato Rosa Balistreri negli ultimi anni della sua vita : i due chitarristi  Mimmo La Mantia e Tobia Vaccaro e con loro la giovane e bravissima cantante Elena Carlini ed il percussionista Salvatore Summa romano, ma  di origine palermitana.

Rosa è tornata alla ribalta in questi giorni con l’uscita nelle sale cinematografiche del film “L’amore che ho” a lei dedicato sotto la regia di Polo Licata con le musiche di Carmen Consoli.

Figura importantissima, anche se poco valorizzata, della cultura e della lotta per l’emancipazione femminile  Rosa ha avuto una vita molto avventurosa e travagliata che la porta addirittura in carcere per aver tentato di uccidere  il marito violento che era stata costretta dalla famiglia a sposare .

Nata a Licata, 21 marzo 1927,  Rosa visse poi  per 12 anni con il pittore Manfredi Lombardi, che la presentò ad artisti quali Mario De Micheli, Ignazio Buttitta, Dario Fo. Nel 1966 e nel 1969 partecipò alle prime due edizioni dello spettacolo Ci ragiono e canto per la regia di Dario Fo. Palermo, 20 settembre 1990

Voce potente e penetrante, la grande sofferenza interiore e il grande impeto artistico, ma anche dell’amore che vuole trasmettere non lasciano indifferente l’ascoltatore,

L’AMORE CHE HO è il titolo di una canzone della Balestrieri che dà il titolo al fim da cui questa citazione:

“Non lo sapete quanto vi amo. Non lo sapete quanto vi desidero. Non lo sapete come piango e come mi sento. Quando per un solo momento non vi vedo. Dentro la mia anima ho una vampa. E il mio cuore è vostro, non mio. Quando morirò non andrò in Paradiso. Perché per amare voi ho dimenticato di amare Dio”

“In noi cantanti della mia terra c’è una parte di lei”, ha affermato Carmen Consoli, che firma la colonna sonora del film e che ha sempre dichiarato la sua profonda ammirazione per Balistreri.

“Una donna intensa, violenta, fragile e indistruttibile, pronta ad affrontare qualsiasi sacrificio per la sua causa, per la difesa dei diritti dei più deboli, dei lavoratori, delle donne abusate e ignorate, e per andare contro qualsiasi prevaricazione” che con i suoi testi aspri e pungenti ha partecipato all’emancipazione ed il riscatto delle donne siciliane